Ponza

Vienna!!!

Foto     VideoScarica

Vienna secondo Kappa

Vienna secondo Aldo

 

Che viaggio... che avventura... lo dicono in tanti e io lo confermo... non c'è niente di più bello che viaggiare, viaggiare sempre, ogni volta che si ha la possibilità, tutto il resto, come diceva un tale, è noia. Poi se lo si fa con le persona giuste diventa tutto speciale e indimenticabile. Come tutte le gite in compagnia che si rispettano ne sono uscito distrutto, 3-4 ore di sonno per notte, tutto il giorno in giro e poi pure il cibo che non mi piaceva. Meno male che, grazie alle gemelle, avevamo a disposizione un ottimo albergo con bellissimi e confortevoli appartamenti sempre puliti e curati nei dettagli.

È sbagliato fare confronti perchè ogni posto è unico, però vivendo a Roma, non sono riuscito a farne a meno e l'impatto con Vienna mi ha un po' deluso, è un po' come essere abituati ad andare a farsi il bagno tutti i giorni a Palmarola e poi andare in spiaggia a Gaeta... belle spiagge ma nulla di speciale e poi quando una cosa piace veramente succede che il cervello si spegne, tutti i sensi sono proiettati verso quella meraviglia e tu rimani lì imbambolato con le mosche che ti entrano in bocca mentre non capisci più nulla. Questa sensazione, tranne che al museo del Belvedere vedendo "Il bacio" di Klimt, non l'ho mai provata. Di questo viaggio, infatti, ricorderò soprattutto le risate,  le situazioni divertenti e la compagnia stupenda.

Il freddo assassino che avremmo dovuto trovare non c'è stato anche se in 5 giorni il sole l'ho visto una mezza mattina. Ci credo che i popoli del nord invadevano quelli del sud.... Erano invidiosi! Il sole è vita, è gioia, non se ne può fare a meno, su tutta la città sembrava steso un velo di torpore, vivere in quei posti è una forzatura, l’uomo non può vivere senza luce e calore. Sarà anche per questo che non si impegnano a cucinare, infatti un ricordo negativo l'avrò associato al cibo che mi ha disgustato già il secondo giorno, praticamente ero affamato ma non riuscivo proprio a mandarlo giù. Va bene che l’alimentazione è una questione di abitudine però la cucina italiana dovrebbero insegnarla in tutte le scuole del mondo, quelli mangiano solo carne cucinata alla buona e dolci. I cari Fabio e Piero mi hanno fatto notare che il problema è l'approccio verso il cucinare: mentre gli Italiani sono disposti a perdere anche ore pur di gustare un piatto prelibato, per gli stranieri basta che sia commestibile…

Da bravo Italiano l'impressione maggiore l'ho avuta dal fatto che tutto funziona dannatamente bene: mezzi pubblici perfetti, strade pulite, zero caos, zero traffico... Quasi quasi mi mancavano... Come dice il carissimo Giobbax dall'Italia in su vivono per lavorare, noi lavoriamo per vivere... Meglio noi. Altra particolarità il fatto che i negozi chiudono molto presto, intorno alle 6 del pomeriggio anche in centro, probabilmente è una reminescenza del modo di vivere precedente all'avvento di elettricità e riscaldamento quando appena calava il sole la gente era costretta a tornarsene a casa per il freddo e il buio. Per strada, tranne che in un paio di vie del molto piccolo centro cittadino, c'è pochissima gente che inoltre sembra spenta, priva di vitalità. Non è facile da spiegare ma è un po'come se fosse in letargo o perennemente arrabbiata con il mondo intero. Meno male che era pieno di Italiani, praticamente abbiamo colonizzato Vienna, c'erano connazionali veramente dappertutto al punto che sui menù era scritto quasi sempre in austriaco e italiano.

Grazie all'aiuto indispensabile di Flavia e Aldo siamo riusciti a vedere praticamente tutto: il duomo (bello), l'Hofburg (il palazzo imperiale d'inverno sfarzoso nell'argenteria come il carattere della mitica e un po' psicopatica Sissi ma austero e pratico nelle stanze del potere come il carattere di Francesco Giuseppe), il museo del tesoro (interessante ma male illuminato), lo Schonbrunn (il palazzo imperiale d'estate, probabilmente molto bello ma l'abbiamo visto solo dall'esterno), il museo delle carrozze (e intanto la povera gente moriva di fame…), la ruota panoramica (affascinante ma al centro del quartiere del Prater che sembra una brutta periferia), l'immenso e suggestivo Danubio (meno male che ci siamo andati anche se non eravamo tutti), il bellissimo quartiere caratteristico di Grinzig che è come una perla di luce, e il museo del Belvedere (quadri bellissimi, insieme ad Alessia sono rimasto bamboflesso 10 minuti di orologio davanti a quel grandioso capolavoro che è il bacio di Klimt… pazzesco, incredibile, fantastico, ipnotico). All'interno del complesso dello Schonbrunn abbiamo visitato anche la casa delle palme e lo zoo, due attrattive poco viennesi ma molto interessanti, in particolare il primo ci ha molto emozionato perchè provavamo stupore e ammirazione per quegli stupendi animali ma allo stesso tempo tristezza per la loro condizione e per le gabbie decisamente troppo piccole.

Oltre alla cultura non ci siamo ovviamente dimenticati del divertimento, ad esempio la prima notte con Giobba, Enzo e le inglesi ho "visitato" alcuni localini notturni del centro. Bei momenti anche in alcuni cafè molto carini, in particolare in uno vicino al Duomo dove ho potuto gustare una strana ma buona cioccolata calda all'amaretto. Incredibile, poi, il lussuosissimo Hotel Sacher, sede dell'originale torta omonima, dove ci siamo quasi sentiti in difficoltà per lo sfarzo e la ricchezza lì ostentati. Un sorriso mi viene anche quando penso a Luca e Alessia che si addormentavano praticamente ovunque, sopratutto Alessia che sembrava entrare in coma.

Mi rendo conto che senza di voi non mi sarei divertito così tanto e questa vacanza mi è servita anche a conoscere delle bellissime persone come Amelia, Giada e i mitici Fabio e Piero. A proposito di divertimento in compagnia come dimenticare i viaggi in treno... Mai più... L'andata è durata 16 ore! E dato che eravamo eccitati per la partenza si è fatta una fatica tremenda a dormire con la conseguenza che il tempo non passava veramente mai. Il ritorno è stato un po' meglio grazie alla stanchezza che ci ha aiutato a svenire (escluso qualche problema con le armi batteriologiche...).

Come dimenticare il fenomenale capodanno... non per qualche evento particolare ma perchè abbiamo rischiato di lasciarci la pelle! Mentre si avvicinava la mezzanotte la situazione diventava sempre più pesante e avevo la sensazione di trovarmi all'interno di un film di guerra con i botti che esplodevano dappertutto. Ho visto degli psicopatici imbecilli che accendevano dei grossi petardi e li lanciavano dove era concentrata più gente, ho visto dei feriti con una maschera di sangue al posto del volto o con delle bende sugli occhi... Davvero allucinante. Proprio come nei film di guerra pian piano le esplosioni si sono fatte più rade e lontane e verso le 2 e mezza siamo riusciti a ritrovarci poiché, nel momento di caos assoluto, ci eravamo divisi in piccoli gruppi. Dopo aver provato a entrare in qualche locale irrimediabilmente pieno, verso le tre e mezza siamo tornati in albergo ma almeno lì la nottata è girata verso il meglio perchè abbiamo brindato tutti insieme in allegria e mi sono goduto una splendida chiacchierata fino alle 7 del mattino con Amelia e Giovanni.

Insomma, una gita fantastica con persone meravigliose che mi ha convinto ancora di più di quanto il nostro gruppo sia eccezionale perchè composto da ragazzi sinceri, allegri e pazzerelli. Mi sento davvero fortunato ad avere amici come voi, non credo che in giro ci sia qualcosa di meglio. Un grazie di cuore a tutti voi, in particolare a Giovanni che dove c'è lui nell'aria si respira sempre un tocco di pazza magia.

Vi voglio bene.

by Kappa

Vienna, 29-12-06 / 02-01-07

Capodanno e Vienna, due nomi che si richiamano a vicenda, tanto sia un classico dei viaggi il capodanno a Vienna.

Non mi soffermo sulla fase preparatoria e organizzativa del viaggio, abbastanza concitata, e passo direttamente alla descrizione della mia personale esperienza.

Viaggio andata, sono capitato in carrozza oltre che con Teresa, con Enzo u’ barese e due sconosciuti. fino a Firenze i due sconosciuti erano una mamma e una figlia russi, mooolto aristocratici e acculturati, pensate che vivono in un palazzo del 1200 al centro di Firenze, la mamma nella vita pensa solo ad accudire la figlia. Ignoro la provenienza dei loro soldi, ma erano persone molto raffinate. Dopo Firenze al loro posto sono venuti due tranquillissimi ragazzi viareggini.
Cmq, un viaggio molto stancante, per colpa di un camion pieno di gpl abbiamo fatto un bel po’ di ritardo, ma almeno non siamo saltati in aria.

Arrivo a Vienna, freddo non eccessivo. Dopo dieci minuti di tram, prendiamo possesso della camera.

Camera Camera Camera

La struttura (www.dostepinn.at) molto giovanile e ben fornita, pulitissima e lo staff veramente disponibile. A 29 euro a notte, veramente molto buono, posizionata dietro la fermata metro westbhanhoff, dieci minuti dal centro. Inutile dire che appena arrivati doccia e recupero di sonno perso. Prima però un salto al supermarket di zona, per comprare cibo.
La prima sera, capatina per il centro, usciti dalla metro nella piazza centrale Stephanplatz, dove sorge imponente il Duomo di S.Stefano. Il centro è molto piccolo e racchiuso, in compenso i viali che lo percorrono sono immensi, e addobbati per le feste creano un atmosfera molto suggestiva.
La prima cena è stata fatta al Ribs of Vienna (www.ribsofvienna.at),dove per dieci euro ho preso un piattone di costolette, ma in realtà erano tracchiulelle, ma non singole come siamo abituati a mangiarle, ma unite in file da dieci. pensate che avevo almeno 6 pezzi da dieci tracchiulelle, arrosto, servite con condimenti vari. Molti altri si sono presi la famosissima wienerschnitze, la cotoletta alla milanese nostrana, ma in realtà originaria viennese. Dopo aver mangiato molto bene e abbondante, ci facciamo una passeggiatina notturna per le vie centrali, piene di negozi importanti, come la nostra via Condotti.

Hofburg Viale illuminato Negozio

La prima giornata passa cosi, molto stancante, ma felici di essere arrivati.

Secondo giorno, Palazzo imperiale dell’Hofburg.
La residenza degli imperatori, molto fastosa e immensa. Ci sarebbero state molte altre cose da vedere, ma abbiamo avuto il tempo per vedere solo le cose salienti.
Le stanze imperiali, con le collezioni di argenteria e vasellame vario, un po’ noioso. Più interessante il precorso nelle camere di Sissi, la famosa imperatrice che in realtà era una psicopatica, anoressica, fissata con la linea che pesava 45 kg ed era alta 1,74 metri. A 40 per lasciare il ricordo di una donna giovane e bella non si faceva più vedere in pubblico e usciva solo coperta da veli.
Sicuramente molto bello il museo dei tesori imperiali, diviso in una parte profana, dove c’erano i tesori della corona, spade, gioielli. Bellissimo il cosiddetto Liocorno, il corno dell’unicorno, ma in realtà è il dente del narvalo, a cui si danno misteriose capacità curative, e da notare anche quella che è stata ritenuta dagli Asburgo la coppa del Graal, realizzata in un materiale durissimo e impossibile da lavorare nell’età costantiniana, ma intagliato perfettamente e con la scritta Cristo visibile nelle venature della pietra.

Liocorno Coppa del Graal

Tra i tesori sacri ricordo anche il chiodo della Croce e reliquie varie. Gli imperatori usavano collezionare reliquie per attestare la discendenza del loro potere dalla volontà divina.
Parte stupenda quella del tesoro del Sacro Romano Impero, con la corona originale degli imperatori (dal 3° in poi)

Corona di Carlo Magno

Dalla visita al museo siamo usciti distrutti, ma almeno abbiamo visto e capito tante cose.
Dopo aver pranzato (alle 17) con un hot dog locale ( un salsiccione, non il classico wrustel nostrano, ripieno di formaggio fuso che ha ipnotizzato le mie papille gustative) e bevuto del punch caldo, siamo andati a vedere la cripta degli Asburgo nella chiesa dei Cappuccini, alcune veramente eccessive nella loro composizione architettonica .
Verso le 19, io, Teresa, Flavia, Lina, M.Lidia e Iolanda siamo andati a vedere un concerto di musica classica (come poteva mancarci nella città di Mozart?).
Cena al ristorante Lubella, dove ho mangiato un ottimo Gulasch (una specie di spezzatino,con una salsa densa e cremosa). Per sapere come si fa: http://www.mangiarebene.com/accademia/carne/bovina/gulash.html
La serata si è conclusa in un pub, dove abbiamo assaggiato la birra locale, un po’ troppo leggera per i miei gusti.

Terzo giorno, 31/12 ,Schonbrunn

La residenza estiva degli Asburgo era quasi invisibile per la nebbia, per fortuna poi ha schiarito. Bellissima la serra delle palme, la collezione più antica d’Europa, e lo zoo, ovviamente anche il più antico d’Europa.

Teresa nel gelo Palme Pinguini

Spettacolare la creazione di un habitat uguale alla foresta del Borneo, c’era una sala dove i pipistrelli ti passavano sulla testa. Invece i vampiri erano appesi al soffitto

Vampiri

Dopo aver appuntato lo stomaco con un kartoffelpuffer (http://www.buonissimo.org/ricette/2064_kartoffelpuffer.asp) siamo tornati a casa, doccia e subito fuori per la notte di S.Silvestro. Diciamo subito che contrariamente da noi, lì la festa è prima della mezzanotte, quindi chi esce dopo, si perde la festa.
Dalle 19 stavamo in giro, pienissimo di gente, un giornale il giorno dopo diceva 700mila persone. C’era un percorso, chiamato appunto percorso di S.Silvestro, costellato di chioschi e palchi e in ogni piazza trovavi un concerto diverso. Un atmosfera magica. Ovviamente abbiamo fatto il cenone per strada, mangiandoci prima una Raclette, del formaggio fuso sopra a salumi vari, poi del riso ma non vi saprei dire cose c’era, ma molto buono, il tutto sempre innaffiato dal punch e vino caldo locale. In uno dei chioschi facevano la Sacher,e ne abbiamo ben approfittato.

Pasticcere Dolci Luminarie

Da segnalare la loro cattiva abitudine di spararsi i botti in faccia, sono pazzi da questo punto di vista. La piazza di S.Stefano era praticamente inavvicinabile. Dopo essere stati in un pub,e dopo 8 ore di passeggiate, siamo tornati in albergo.


Quarto giorno, 1/01/07

Il primo dell’anno è iniziato tardi, ovviamente ci siamo svegliati a mezzogiorno, e dopo una colazione italiana, siamo andati al Prater, ampio spazio verde, dominato dalla ruota panoramica e dove si trova lo stadio, sede della finale nei prossimi europei. Dopo il giro panoramico sulla ruota, siamo andati a vedere un esempio di architettura d’arte moderna nel quartiere di Landstrasse.

Teresa e la Ruota Bagni LandStrasse Bagni LandStrasse

La giornata si è conclusa a Grinzig, quartiere esterno di Vienna, luogo di vignaioli, dove è fatto ottimo vino e cucina tipicissima. Peccato che ne abbiamo approfittato poco. La prossima volta che torno a Vienna, inizio da li.

Quinto e ultimo giorno 2/01/07

Giornata dedicata al Belvedere, residenza del principe Eugenio di Savoia, che salvò la città dai turchi. Oggi sede espositiva, e tra i più celebri autori figurano dipinti di Schiele, Klimt e Kokoschka, noti espressionisti. Ovviamente il quadro più famoso era “il Bacio” di Kimt.
Dopo aver ampliato la nostra cultura (indispensabile l’audioguida noleggiata) siamo andati a mangiare in un locale li vicino, e tra i piatti che ci hanno servito ricordo una padella di gnocchetti conditi con speck e formaggio fuso, un piatto di carne di maiale e uno di carne mista conditi con crauti alla birra.

Carne Carne

Ormai il tempo era agli sgoccioli e dopo aver comprato una Sacher presso l’omonimo Hotel, e fatto un giro per i palazzi Swarovski, ci siamo fatti un giro rapido, anche troppo, all’interno del Duomo, che in effetti andrebbe visto molto meglio,è pieno di dettagli sorprendenti. Cmq siamo riusciti a fare un giro per i sotterranei, pieni di ossa degli appestati.
Tornati in albergo, prese le valige e via….
Viaggio di ritorno molto più riposante dell’andata, anche a causa della stanchezza.
All’alba, l’Urbe gia risplendeva di luce.

Bellissima esperienza, penso che il ricordo di questi giorni resterà indelebile nella mia mente.
Il piacere di aver vissuto questa esperienza con un gruppo così eterogeneo e nello stesso tempo affiatato, ha reso tutto molto molto bello.
Alla prossima.
Aldo

by Aldo