Firenze
Che bella Firenze!!!
Questo è il primo pensiero che mi viene in mente quando penso alla giornata del 19 maggio 2005. Una giornata meravigliosa nella quale ho potuto conoscere molto bene una perla d'Italia, una bellezza mondiale. Appena arrivati la differenza tra la tranquillità, quasi paesana, di Firenze rispetto al caos, quasi infernale, di Roma è stata tremenda... mi sembrava di stare a Formia, che belesa....
Ma cominciamo dall'inizio, un inizio per niente tranquillo praticamente traumatico. L'appuntamento era alla stazione Tiburtina alle 6:20 per poter prendere l'eurostar-ok delle 6:40. Io e Daniela arriviamo puntuali ma....non c'era nessuno! Alle 6:35 arrivano di corsa Marina ed Ernesto e troviamo Gianluca che era in stazione da un po'. Di Aldo e quindi dei biglietti neanche l'ombra. Attimi di panico. Alle 6:38 siamo sul binario. Aldo? boooo. Alle 6:40 il treno sta per partire, che si fa? Aldo? boooo?! All'improvviso decidiamo di salire senza i biglietti sperando che Aldo arrivi all'ultimo. Giunti ai nostri posti, la notizia: Aldo, Teresa e Michele hanno perso il treno! e noi siamo senza biglietti su un eurostar!!! Panico! All'arrivo del controllore cominciano le spiegazioni e, nonostante avessimo i codici delle nostre prenotazioni, probabilmente saremmo costretti a rifare il biglietto che con una multa di 44€ a capoccia!!! Terrore!!! Fortunatamente qualche anima illuminata ha inventato il cellulare e grazie a un po' di buon senso riusciamo a mettere in contatto il nostro capotreno con quello del diretto su cui intanto erano saliti Aldo, Teresa e Michele riuscendo a risolvere la situazione alle 8:05, cinque minuti prima di Firenze... un viaggio per niente rilassante. Comunque tutto è bene quel che finisce bene e all'arrivo ci accoglie un bel sole di una mattina tiepida anche se avevo paura che Aldo intanto si era suicidato per il rosikamento di arrivare 3 ore dopo e con 15€ in meno in sacca. In cammino verso la stazione dove arriveranno i ritardatari, Ernesto e Gianluca credono di placare i loro stomaci con una focaccia prosciutto e formaggio e una birra alle 8:30 del mattino. Nelle strade di Firenze ci facciamo prendere dalla serenità di questi luoghi e notiamo quanto il centro storico della città sia immensamente più piccolo di quello di Roma. Praticamente in una superficie coperta da 4 fermate metro di Roma c'è tutto quello che c'è da vedere... gran bel posto dove vivere a parte il fatto che nel centro i posti dove fare la spesa sono rarissimi. Nel nostro tragitto sfruttiamo le 3 ore di attesa per visitare diversi luoghi che troviamo sulla strada con un primo assaggio della chiesa di Santa Maria dei fiori, il duomo della città, un'opera decisamente grandiosa nella sua maestosità se confrontata al resto dei monumenti, anch'essi molto belli ma decisamente più piccoli. Finalmente alle 11 ci congiungiamo con i ritardatari nella piazza di S. Maria Novella e dopo la visita della chiesa ci avviamo verso la parte sud della città, secondo me la più bella. Attraversiamo l'Arno sul ponte Vecchio che ci colpisce per la quantità incredibile di oro e gioielli esposti nelle vetrine delle numerose gioiellerie e per una stranezza: notiamo all'opera degli operai atti a rimuovere migliaia di lucchetti attaccati alla grata di un monumento sui quali tantissime coppie di innamorati avevano scritti i loro nomi nella speranza di un futuro felice, un po' malinconica come cosa. La tappa successiva è palazzo Pitti ma prima di visitarlo decidiamo di soddisfare i richiami della fame e alla tavola calda "la mangiatoia" i nostri istinti vengono piacevolmente placati. Dopo pranzo verso le 3 e mezza vistiamo i bei giardini di palazzo Pitti per poi dirigerci verso il ricordo più spettacolare della giornata: la cupola di S. Maria dei fiori. La salita è stata incredibile, i gradini non finivano mai, sembrava interminabile, sembrava di essere tornati in dietro nel tempo in pieno medioevo muovendoci in cunicoli dove ci passava a stento una persona. Passati buoni 20 minuti arriviamo in cima e la vista è senza fiato: sotto di noi in tutte le direzioni c'è Firenze, circondata dalle colline in tutta la sua bellezza. STU-PEN-DO!!! La ciliegina sulla torta è stato quando è echeggiato forte nell'aria l'inno nazionale suonato dalla fanfara dei carabinieri!!! La discesa è stata altrettanto sorprendente perchè, privi della stanchezza, la mente lucida si rendeva conto del numero infinito di grandini che passavano sotto i nostri piedi. L'ultima parte della giornata l'abbiamo passata tra piazze e gelaterie con un degno finale: una simpatica e bravissima band di musica gitana ci ha salutato con le sue canzoni allegre. Con una passeggiata tranquilla ci siamo avviamo verso la stazione e alle 22:46 l'eurostar ci riportava comodamente a Roma dopo una giornata indimenticabile.