Ponza

Capodanno 2011 a Budapest

Foto e Video

Budapest 29/12/10 - 03/01/11

Cinque parole per descrivere questo viaggio: ottima compagnia, divertimento, gelo, monarchica, post-comunista.

Ottima compagnia, perchè è ovvio. Eravamo io, Danilo, Giovanni, Enzo, Alessia, Luca, Iolanda, Filippo, Amelia, Fabio, Giada e Manuel, non devo aggiungere altro.

Divertimento, perchè mi sono divertito dal primo all'ultimo momento, davvero uno spasso.

Gelo, perchè ho scoperto il vero freddo. 3°, 0°, -5°... Bazzecole! Stare a -15° con un fiume a due passi che diffonde umidità ovunque e dover camminare quasi sempre sulla neve è un'esperienza tremenda. Il freddo stordisce, stanca, prosciuga. Talvolta pensavo a mio nonno che è stato deportato in Russia nell'inverno della seconda guerra mondiale; difficilmente riesco a immaginare cosa poteva essere però penso a qualcosa di molto peggio; un deserto sterminato di neve e ghiaccio con temperature fino a -30° e con quattro stracci addosso... Noi giovani del 2011 siamo davvero davvero fortunati. I primi tre giorni a Budapest li abbiamo trascorsi sotto un cielo grigio perenne, uno strano crepuscolo nel quale tutte le ore del giorno sembravano uguali, c'era differenza solo tra giorno e notte ma non tra mattina, mezzogiorno e pomeriggio. Il panorama dall'aereo era un'infinita distesa di bianco costellata di chiazze grige dovute agli alberi privi di foglie che compongono le foreste ungheresi.

Monarchica e Post-comunista sono le parole che personalmente descrivono meglio Budapest. Per molti secoli l'impero Austro-Ungarico aveva una superficie superiore a quella delle attuali Austria e Ungheria coprendendo anche la Transilvania. Nella città e all'interno dei palazzi importanti si trovano molte statue in ricordo dei grandi uomini di Ungheria. La particolarità è che sono solo uomini e condottieri, niente studiosi o artisti ma re e guerrieri. Quest'impronta maschilista e dura l'ho ritrovata un po' dappertutto infatti i palazzi non hanno decorazioni esagerate. Su questo aspetto ha influito anche il regime comunista che prima della seconda guerra mondiale e con l'URSS poi ha condizionato fortemente la vita dell'Ungheria. A tal proposito abbiamo visitato il museo del terrore, che in realtà è il palazzo dove il regime comunista imprigionava e torturava gli oppositori. Sinceramente mi ha abbastanza deluso perchè non c'era molto da vedere e soprattutto perchè non c'era nessuna spiegazione degli oggetti esposti e quindi non si capiva niente. L'unica cosa interessante è il piano interrato rimasto come tanti anni fa dove si possono osservare le celle e farsi un'idea delle condizioni disumane in cui venivano tenuti i prigionieri. L'impronta post-comunista emerge anche dai servizi pubblici come bus e metro. Funzionano bene ma c'è un assurdo spreco di denaro: in ogni stazione metro oltre alla macchinetta aumatica c'è un gabbiotto con almeno una persona dentro che stacca i biglietti e due addetti che controllano se timbri il biglietto; sugli autobus ho visto fino a tre controllori contemporaneamente, va bene che così tutti fanno il biglietto però hanno inventato i tornelli e per me rimangono soldi buttati.

Tornando alla cronaca del viaggio, all'andata abbiamo viaggiato con la compagnia di bandiera ungherese Malev mentre al ritorno con l'Alitalia. Mentre la prima sta ai livelli della Ryanair se non peggio, Alitalia mi ha piacevolmente sorpreso per la qualità del servizio, degli aerei e del personale. Credo proprio che nel prossimo viaggio a meno di costi esorbitanti proverò a viaggiare con Alitalia. Questo e molte altre cose mi hanno fatto notare quanto l'economia Ungherese sia arretrata rispetto alla nostra, non è una grande scoperta però una volta tanto posso dire che l'Italia è migliore sotto ogni punto di vista rispetto a un paese straniero. La pochezza dell'economia ungherese si notava soprattutto dai negozi perchè mentre da noi nelle vie principali ci sono negozi di primissimo livello con marchi internazionali, a Budapest c'erano tanti negozietti privati abbastanza squallidi e arretrati. Tuttavia sono furbi anche lì infatti, poichè il centro di Budapest è prettamente turistico, i prezzi non sono molto lontani dai nostri, andare lì pensando di fare affari è un'utupia.

Su consiglio di Fabio, abbiamo trovato un ottimo albergo in posizione centrale della compagnia Ibis, nuovo, pulito ed economico. Una buona sistemazione è fondamentale alla buona riuscita di un viaggio e a noi è andata benone.

Budapest è una città che ricorda molto Vienna (facevano parte dello stesso impero) però è più decadente, tra le due Vienna è più bella mentre Budapest è più dura, più spigolosa. Mi sembrano una coppia in cui Vienna è la donna bella e curata mentre Budapest è l'uomo un po' rozzo.

Budapest è piuttosto piccola, soprattutto la parte turistica che in 4 giorni si riesce a vedere tranquillamente. Tuttavia le attrative da vedere ci sono e rimangono nella memoria: un'esempio di architettura Barocca è lo splendido Cafè New York, un albergo dove si può prendere un aperitivo immersi nel lusso; il castello di Budapest invece rammenta la storia monarchica della città e offre una vista mozzafiato dal Bastione dei Pescatori; il mercato coperto e il mercatino di Vorosmarty ter i quali sono collegati dalla strada Vaci utca e compongono la zona dello shopping tradizionale con tutti i prodotti tipici ungheresi; il Parlamento al quale siamo riusciti ad accedere solo dopo una fila estenuante ma è fondamentale per carpire la storia e lo spirito del popolo ungherese, infatti al suo interno oltre alla bella architettura si possono ammirare anche le reliquie di Ungheria tra cui la Corona che ha una storia molto speciale. Questo oggetto per la legge ungherese è una persona fisica e possiede tutti i territori della nazione e quindi chi la possiede a sua volta diventa il proprietario dei territori di Ungheria; per questo motivo per molti secoli non è stato tramandato niente di scritto sulla corona per paura che qualcuno ne volesse usurpare la proprietà. I due luoghi che però mi sono piaciuti di più sono state le Terme Szeczeny e la Grande Sinagoga. Alle terme siamo andati il primo gennaio dopo 3 giorni a zonzo e una lunga notte di capodanno e ci hanno regalato un necessario ed enorme relax. Budapest è ricca di fonti termali e queste, al prezzo di circa 12€ al giorno, ti fanno stare tutto il giorno a mollo tra vasche bollenti, tiepide, fredde, saune, vasche sulfuree e giochi d'acqua. Poi se ci sono due biricchine come Alessia e Amelia che provano ad infilarsi nello spogliatoio degli uomini è ancora più divertente. Vale la pena andare a Budapest solo per passare una giornata lì dentro. La Sinagoca mi ha molto complito per i significati intrinsechi in questo edificio. Non è il classico monumento da visitare ma riesce a trasmettere in un ora di visita gran parte dell'essenza e della storia del popolo ebraico con le sue tradizioni religiose e la sofferenza subita sotto il regime nazista. Infatti, grazie a una guida bravissima, prima abbiamo imparato i caratteri fondamentali di una sinagoga e poi il significato dei monumenti del parco della memoria posto direttamente dietro la Sinagoga. Personalmente mi hanno colpito molto il salice di metallo, chiamato l'Albero della Vita, in memoria delle vittime deportate e mai sepolte, e il vetro colorato con un disegno stilizzato in cui ogni colore significa qualcosa. Ho imparato anche che per gli ebrei i sassi sulle tombe dei morti rappresentano quello che per noi sono i fiori e quindi ho capito cosa significava l'ultima scena del film Shindler's List. Bella anche la storia degli uomini ricordati nella stele dei Giusti tra cui gli italiani Angelo Rotta e Giorgio Perlasca che hanno salvato migliaia di innocenti.

A Budapest ci sono molti posti dove ci si può divertire ma bisogna saperli scegliere altrimenti si rischia la fregatura. In questo senso, grazie a Zingarate.com siamo andati davvero bene in particolare il Sir Lancelot tra carne mangiata con le mani, mangiafuoco, danzatrici del ventre, duelli tra cavalieri in tenuta medioevale, fiumi di birra e simpatiche cameriere ci ha regalato un capodanno memorabile e un nuovo cavaliere: onore e gloria a Sir Philipp The Brave! Quel locale come molti altri posti era pieno di italiani a tal punto che per le strade di Budapest bisogna star attenti a parlare ad alta voce perchè di sicuro c'è un italiano nei dintorni. Per dare un'idea, quando abbiamo visitato la sinagoga c'erano quattro visite guidate che partivano contemporaneamente: italiano, inglese, spagnolo e francese; gli inglesi erano 8, gli spagnoli e i francesi una ventina mentre gli italiano come minimo 100. La nostra vitalità, l'allegria, la voglia di divertisi se la sognano gli altri popoli. Gli ungheresi mi sono sembrati particolarmente mosci e ne ho avuto l'ennesima prova quando abbiamo fatto il giro sul Danubio e avevamo a disposizione l'audioguida in italiano. Era così lenta che se la ascoltava un malato grave di insonnia si sarebbe addormentato dopo dieci secondi.

Punti positivi sono stati il wireless diffuso ovunque (mi auguro che con l'abolizione del decreto Pisanu anche in Italia accada altrettanto) e la buona cucina. Abbiamo mangiato veramente tanto e bene... sarà che siamo ottime forchette.

Un difetto che ho trovato nella città è la scarsa organizzazione o meglio una sbagliata organizzazione nel senso che molti monumenti o musei avevano orari di visita assurdi. Ad esempio il Teatro dell'Opera è visitabile solo alle 3 o alle 4 del pomeriggio con coseguente perdita di soldi dei turisti.

 

In conclusione un viaggio meraviglioso grazie a una compagnia speciale e alle scelte giuste nei posti da vedere. Uno dei più belli della mia vita.

 

Grazie a tutti e alla prossima!

by Antonio

 

“Ristorante Bacco, buonasera! […] un tavolo per due … per quando? Domenica 27 febbraio? Un momento … […]” 
“Febbraio”??? Aò! So già passati 2 mesi??? eccheccacchie!!!! c'è da mettersi scuorne, u saccie, mu ddiche da sule! eessììì!!! purtroppe caggia fà! u tiempe... mannaggia a isse... curre curre e curre senza mai fermarsi! 
Guillaime Musso mi ha fatto evadere anni fa con quel "l'uomo che credeva di non avere piu' tempo", ora sono io che credo, che mi rendo - ahimè - conto, di non avere più tempo! 
siam giunti a febbraio e non sono riuscito ad accontentare la mia voglia di tradurre in battiti di tastiera, quelle parole già raccontate piu' e piu' volte ai miei amici e ai miei - oramai - colleghi di bari. "budapest zero undici" questo il titolo, questo il tema, questo il mio racconto! 
Le nostre lontananze ci hanno costretto ad un dibattito online! vi riconrdate? budapest, edimburgo, praga, madrid, e c'era anche parigi o atene? sembrava poter cantar quella canzonetta :"london paris, maybe tokyo" !!!!  tante belle mete, per me tutte ancora da vedere, per qualcun altro ... già crocette sul proprio planisfero: già stato/a! 
certamente ho contribuito anche io con delle mie preferenze, ma .. come dissi un mattino al kappino, qualunque meta sarebbe andata bene: volevo solo un altro capodanno con i miei amici, quelli di ponza, quelli del capodanno viennese, quelli che, per il reato commesso nel'ottantuno, sono condannato a vedere solo na vota all'anne!!! Se avessi saputo, non le rompevo quelle acque!!! aahahahahahah!!! 
"antò... questa volta nn mi frega niente, ho solo voglia di evadere! mi va bene pure se si dovesse optare per un capodanno a Kabul!" - così gli dissi, tanto che ricordo ancora la battuta ("alla Enzo") sui giochi pirotecnici tipici del capodanno: "tanto poi, a kabul, sai che bei fuochi vediamo???" ahahah!!! 
"senta, mi scusi.... ,mi sa anticipare, per cortesia, le date delle nostre ferie invernali? Ci sarebbe in cantiere l'organizzazione di un viaggio all'estero per capodanno con i miei amici di Ponza" - dissi piu' o meno così al titolare del ristorante prima di dare l'ok al tutto! 
"Da dopo Santo Stefano a prima dell'Epifania! 27/28 dicembre fino al ... 2/3/4/5 di gennaio. Poi vediamo! comunque quello è il periodo!!!" - queste parole, la risposta ricevuta; queste parole, l'ok alla mia presenza in quel qualunque posto si sarebbe deciso di andare! 
E ... lo scrivo qui proprio in virtù del fatto che "verba volant, scripta manent"! "Cari ragazzi, care ragazze, pur di trascorrere un altro capodanno con voi, come quei due vissuti finora, mi accontento anche di rimanere in terra di Puglia!!! Alberobello, Trani, o anche nelle grotte di Castellana! Con voi.. anche il deserto può gremirsi di gioia!!!! Come quella canzone, “siamo una squadra fortissimi, fatta di gente fantastici”!!! “E nun putimme perder…ci” – aggiungo io!!! ;-) 
E così, da quell’ok di fine primavera, ai primi giorni dicembrini, sono trascorsi diversi giorni, in cui la mia vita cittadina ha ubbidito ai suoi impegni, distraendosi ogni tanto con l’idea, l’immaginazione di questo viaggio, con i versamenti, con i saluti in chat con “tanto quest’anno ci vediamo anche a capodanno!!!” 
Poi ecco il nostro primo incontro, l’estate ponzese, e poi … ahimè… di nuovo “bbari”! 
i giorni ovviamente hanno continuato il loro percorso, alternadosi di volta in volta: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e poi … poi di nuovo, punte e daccape! Lunedì, martedì, mercoledì … 
E il calendario intanto, dava ottima risposta alla sua dieta dimagrante! Dalle dodici pagine che aveva undici mesi prima, eccolo piu’ magro! Ma sempre in forma! Ora aveva solo una pagina: dicembre 2010!!!! 
le date colorate erano piu’ del previsto! 5, 8, 12, 19, 24, 25, 26, 28, 29, 30 e 31! Aò! L’amma giucà??? Chissà che vincimme!!! Ahahahahahah!!! 
Tolte le domeniche, tolto il giorno del Santo Natale e della vigilia, e tolto il giorno dell’Immacolata e quello del capodanno e del santo stefano, che sono quei 28, 29 e 30??? “OUT!!!” così avevo scritto!!! 
tutto il fermento fatto fino ad allora, continuava a fermentare… 
ma … uno spot di tanto tempo fa diceva qualcosa tipo: “il telefono allunga la vita”? beh… il telefono mi ha rovinato la vita! 
una telefonata e .. “ragazzi, andremo in ferie dal 31!” il 30 avremo il ristorante tutto riservato!!!” 
Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!
Vi ringrazio per le belle parole che mi avete dedicato nel forum!!! 
Oramai i giochi eran fatti! 
Sarei rimasto in patria anche quest’anno!!! 
Per fortuna, però, le cose poi sono andate leggermente in modo diverso! 
Sarà che io e la mia pazzia oramai siamo legati da un vincolo molto forte, tanto che quella volta ritornai a ponza in moto con mio fratello, ma … sto capodanno con voi … “s’ha da fare”!!!! costi quel che costi!!! 
E così, last minute – come in queste circostanze si usa dire – iniziò la ricerca prima online poi tramite agenzia per un salto a budapest anche solo per un giorno!!! 
“EVVIVA!!!!” E con anche la comodità del volo diretto bari-budapest a/r, presi il mio biglietto, il biglietto per il mio volo, il biglietto dell’allegria, il mio secondo biglietto!!! 
“last minute”, anche per le compere di quel che poteva servire per luoghi dove la temperatura scende subitamente sotto lo zero, e infatti fu proprio Giobbino a dirmi telefonicamente dei meno tredici che avevano incontrato la sera prima! 
31 gennaio… arrivo a budapest! 
Il viaggio è stato abbastanza tranquillo, trascorso all’insegna delle foto al panorama regalatomi dalle nuvole! 
All’arrivo, ad attrarre la mia attenzione, oltre alla neve in terra, erano gli automezzi appositi al disgelo degli aerei! All’aereoporto non ho dovuto fermarmi in quanto viaggiavo solo con un bagaglio a mano; l’unica sosta è stata per il cambio valuta. Per un attimo ho pensato che l’operatore si fosse annoiato per tutte le volte che pronunciava “uff”!!! ma poi … lo sguardo fugace tra le scritte alle sue spalle ed ecco la spiegazione! “huf” e non “uff”! Fiorino ungherese e non il nostro “uffa”!!!! ahahah!!! Solo io potevo cadere in questo sbaglio! Ahahahah!!! 
oddio.. vista la loro storia, a budapest non hanno poi così tanto di cui rallegrarsi, uff!!! 
Uscito dall’aeroporto, tramite taxi, raggiunsi l’Ibis hotel! Heroes square, l’indicazione stradale! 
A dir il vero, avrei voluto avventurarmi per le vie della città per le indicazioni che telefonicamente, qualche giorno prima, mi aveva dato il tizio della reception di quell’Ibis, ma … vista l’ora, meglio il taxi! Non avrebbe avuto molto senso il rischiare di perdersi proprio nella notte di capodanno!!! 
I taxi. Ho avuto piu’ occasioni di prendere i taxi nella mia città, e anche a budapest; ma … per ora.. i tassisti piu’ disponibili, restano quelli della città ungherese! 
non credo proprio che a Bari, cme anche in altre città italiane, un tassista pur di dialogare con i passeggeri, faccia una telefonata col suo cellulare per far parlare il passeggero con chi parli l’inglese o comunque la sua lingua! A budapest ho visto questa realtà!!! Pollice in su!!! 
Pollice in su … anche per l’educazione … stradale! Sembra quasi maniacale il loro comportamento! Automobilisti che si fermano diversi metri prima delle strisce pedonali, per dar la precedenza ai pedoni!!! 
Però … a proposito dei tassisti, c’è da riconoscere anche le loro, e parlo per quelli di budapest, anche il loro fare pubblicità alla città stessa! Non so se nelle altre città, entrando in un taxi, a metà strada, il tassista inizi a proporre indirizzi e numeri di telefono di gentili donzelle!!!! 
forse lì il sesso è tappa richiesta dei viaggiatori! Forse perchè ero solo, altrimenti non saprei darmi spiegazione! Io però ero a Budapest solo per due parole che non sono nè "buda", nè "pest"; erano "amicidiponza" e "capodanno". 
Alla fine, raggiunsi l’hotel, e abbracciai finalmente i miei cari pazziperponza!!!! Che bello!!! 
Dopo le ovvietà di un viaggio come la rapida sistemazione del bagaglio e la tanto desiderata doccia rinfrescante e rilassante, eccomi al “meeting point” con il resto del gruppo! Giobba, k, e luca avevo così già avuto modo di incontrarli! Da non trascurare – ahimè! Ahahah! - il momento “enzo-mr bean”! Nel comprendere che non ero atteso da tutti, ho voluto raggiungerli nelle loro camere, ma …. Bussa e ribussa.. missione fallita! Ahahahah!!! Peccato non esser stato ripreso da nessuna videocamera mentre mi aggiravo tra quei corridoi e mentre bussavo alle varie porte!!! Ahahahahahahahahahaahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahahaahaah!!!! 
Comunque, no problem! di lì a poco, la hall avrebbe fatto da teatro per l’incontro con loro altri!!! 
Prima mia sera lì, mia prima uscita! Meta è stato un curioso locale pienamente in stile medievale! Davvero molto bello!!!! E bel personale!!! Tutto in linea con il medioevo, comprese le vivande! In tavola veniamo raggiunti da megavassoi trabordanti di cibi di ogni genere senza distinguere le carni dai contorni, dalla frutta! Tutto o quasi, all’insegna del finger food!!! 
In quei momenti, come non pensare al ristorante Bacco???? Finger food??? Finger ball!!! Siii!!! Mi stavo alzando per allestire una finger ball in stile bacco,ma… no! questa volta ero cliente!!! Ahahahah!!! 
ad allietare il tutto ci hanno pensato anche due animatori vestiti da cavalieri dell’epoca dell’età di mezzo, ridicolizzati da mascherine animalesche, ed impegnati in un duello di spada! Curioso!!! Divertente! Simpatici!!! Pensare però che secoli fa queste cose erano ben piu’ serie, lascia molto al pensare! Chissà se in futuro, vedremo anche caricature di quella che ora nei balcani è una amara realtà! 
Divertente è stata poi l’esibizione di un mangia-fuoco… in stile forse non troppo medievale, ma divertente! 
Ma tra questi intrattenimenti, quello che ha preso un po’ di piu’ rispetto gli altri, è stato forse quello tenuto da una danzatrice del ventre e … dal “malcapitato di turno”: il sottoscritto! Ahahahahah!!! 
un po’ di egocentrismo ce vole, no??? 
sotto i fari del “chissenefrega” e del “carpe diem”, mi sono esibito con questa tipa, nel ridicolizzare la danza del ventre. Ahahahahahahahah!!! 
la scorsa volta, mi misi a “suonare” la fisarmonicartina, quest’anno mi sono messo in gioco in un ballo, la prossima volta vorrà dire che mi esibirò nel canto!!!! tappateve ei recchie!!! ahahahah!!! 
tassello da non tralasciare in questo puzzle della goliardia è la nomina fatta a filippo, con il titolo di “the brave”: titolo guadagnato dopo la prova canora!!!! Ahahahahahah!!!! 
la mezzanotte è poi arrivata, trascinando con se il carico del nuovo anno che si spera sia solo di belle immagini, belle realtà, e spingendo senza molti sforzi quello che tutti hanno conosciuto con il nome duemiadieci! 
Sembrava che fosse una cosa che accomunasse solo noi italiani, questo arrivo del nuovo anno!!! 
calici in mano, abbiamo girovagato per gli ambienti del locale per brindare con tutti al nuovo anno!!! 
curioso aspetto è stato nel vedere persone vestite a maschera! Come non ricordare il baby superman???? Ahahahahah!!! 
non nascondo che … sebbene mi trovassi lontano dalla mia patria, e sebbene fossi in lietissima compagnia, e sebbene quindi avessi così assecondato il mio desiderio, trasformando il piacere di un capodanno con voi in un mio “must”, il must de enzer... altro che must de cartier ahahahah, il mio cuore… nel leggere quell’"uno", lì, nel datario del mio orologio, ha iniziato a pulsare anche di sensazioni di malinconia e nostalgia: nostalgia di un capodanno barese in particolare, quell’unico capodanno barese oramai irripetibile per l’impossibilità di riviverlo con quella stessa compagnia. 
ma … torniamo a noi! 
dopo i festeggiamenti alcuni sono ritornati in hotel, altri, tra cui io, in giro per la Budapest delle prime ore del nuovo anno! 
Tra le varie cose viste, ecco che evince tutt’oggi nella mia mente, l’immagine di quella discoteca con tante micro discoteche al suo interno! Davvero curiosa!!!! 
Poi … il ritorno all’Ibis. 
Il mattino seguente per me è stato piacevolmente del tutto assurdo! La parola “terme” forse potrebbe bastare! 
Le terme … forse in molti le hanno visitate, provate, ma l’idea di un bagno caldo all’aperto dove intorno c’è solo neve, come appare??? 
A sfidare qualcosa, o forse solo noi stessi, solo anche con l’idea di poter poi raccontare di averlo fatto, noi ci siamo andati! Una sensazione unica!!! Uscire dagli spogliatoi con addosso costume e solo un lenzuolo spacciato per asciugamano, all’esterno, portava molta titubanza! E’ vero! “siamo sicuri? Lo facciamo? Ci andiamo? Siamo pazzi!” un’andatura rapida verso il bordo vasca, via il lenzuolo/asciugamano e … splash! Ahhhhhh che bbbbellezze!!!! Una sensazione di piacere ci aveva così avvolti! L’idea poi di abbandonare quel posto la si voleva scartare, ma..  le terme non erano solo quella vasca! Ce ne erano delle altre! Ecco quasi adiacente, una piscina, e subito dopo, una curiosa vasca idromassaggio, dove … la cosa curiosa era la forte corrente d’acqua che ci spingeva in un girotondo senza controllo! Divertente davvero!!!! 
dopo le vasche allo scoperto, ecco quelle coperte! Un’altra serie di vasche ci attendeva tra le pareti di questa bellissima struttura! 
abbiamo provato di tutto, compresa la sauna! Sarò dimagrito??? 
purtroppo non si può star 24 ore lì dentro, e così … abbiam dovuto fare ritorno alle nostre camere d’albergo! 
volevo tralasciare qualche particolare, ma … il costume che ho così comprato sul posto, non lo si può celare! Un boxer color forse corallo, a quadroni! Ci voleva coraggio anche nell’acquisto del costume oltre che stare in costume da bagno a quelle temperature!!! Ahaahaahahhahah!!! Er a davvero curioso vedere quel chioschetto lì sul marciapiede, che a dispetto della neve, in bella posa dappertutto, mostrava e vendeva tutto l'occorrente per andar al mare, alle terme quindi! 
Giornata memorabile!!! 
Ora non ho bene in ordine nella mia mente le cose viste e in che giorni viste! mi dispiace non esser stato lì con loro per vedere il museo delle torture, il parlamento e altri panorami che invece gli altri hanno potuto assaporare coi loro occhi! ma ... nulla di cui lamentarmi! 
Mi è dispiaciuto della divisione del gruppo tra budapest e amsterdam! Mancava quel piccolo nucleo! Ed in particolar modo quella guida che ci aveva guidato per le vie di Vienna in quell'altrettanto magnifico capodanno!!!!   
La Sinagoga e l'Opera corredano coi loro magnifici scenari e con la loro storia, questa mia permanenza breve a budapest! 
Da non tralasciare, è l'immagine del locale forse nato all'insegna delle arachidi!!! arachidi e bigliettini vari, erano ovunque! arachidi pure sul pavimento, e ... bigliettini fin sul soffitto!!!!! tessere sanitarie, biglietti di autobus e di treno, libretti universitari, documenti di identità, biglietti da visita.. questi e tanti altri bigliettini erano attaccati davvero ovunque!!!! 
ovviamente....potevamo noi altri esimerci??? 
eravamo rimasti in pochi oramai! intorno al tavolo eravamo io, luca, alessia, giobbax, danilo, fabio, e amelia! E così, tra foto, brindisi, battutine varie, e dopo le belle portate richieste, anche noi, oramai rimasti in sette: io, luca, alessia, giovanni, danilo, fabio e amelia, abbiamo lasciato il nostro segno! 
che dire? anche questa esperienza è di quelle da ripetersi! 
e come ho detto nei primi giorni dopo il rientro, non credo che occupi molta importanza il luogo, ma la compagnia! e con questa compagnia... sono dell'idea che anche in un deserto, troveremmo di che divertirci! 
Antonio, Alessia, Luca, Giada, Amelia, Fabio, Manuel, Danilo, Giovà, Ioly, Filippo … Grazie per ogni attimo della vostra amicizia e della vostra compagnia!!!

Ora … però … salvo eccezionali salti nella capitale, dovrò aspettare l’estate per potervi rivedere e riabbracciare! Huf! Ahahahahahah!!!!!!

by Enzo