Ponza

Festa 17-18 Agosto 2003

Giobba Invasato Giobba a Terra Giobba e la Birra Giobba a Terra

In una calda notte d'estate, quando l'isola è vicina allo sprofondamento a causa della massiccia invasione di esseri umanoidi di tutte le razze, sessi, etc..., i nostri eroi riuscirono ad avere la disponibilità di un luogo per poter sfogare i loro istinti primitivi. Il luogo in questione è la mitica casa del nostro Marione Feola, alias DJ Marale (un giorno mi spiegheranno che c.... significa), luogo particolarmente ameno che si affaccia su cala Feola e il villaggio dei pescatori. La festa, animata da DJ Marale e dalle luci di Pablito, cominciò normalmente come una delle poche ma belle feste passate, nessuno immaginava cosa sarebbe successo da lì a poche ore...

C'erano praticamente tutti con l'aggiunta di alcune graditissime ospiti bolognesi, Francesca, Alessia e Chiara, portate sull'isola dalla nostra Federica. Mancava, come purtroppo quasi sempre accade, Marina, ligia (troppo ligia) al dovere nel dare una mano ai genitori nella gestione del bar e nella seconda parte anche Gino, anche lui ligio alla sveglia mattutina per raggiungere il Pantera alla maga Circe.

L'ambiente si cominciò a surriscaldare non appena iniziò a circolare quel fluido di gusto e odore spesso sgradevole che però in queste occasioni è sempre presente e favorisce il divertimento, annullando completamente i freni della ragione umana,che viene spenta lasciando spazio all'istinto primitivo: l'ALCOOL. I primi cocktails, sapientemente creati dalla fatina Adele, furono bevuti un po' da tutti in ugual misura senza danni particolari, anzi con vero piacere.

Tuttavia, ad un momento non del tutto chiaro ai comuni mortali, la festa entrò in un tunnel di caos totale nel quale si addentrò completamente, fin quasi alla perdizione, il protagonista del nostro racconto, che senza neanche accorgersene, realizzò una delle pagine più clamorose della nostra storia.

Non ho mai capito quando cominciò il tutto ma ricordo bene quando mi accorsi di quello che stava succedendo. Mentre Giobbax era dentro la sala dance al culmine della potenza, io ero fuori a parlare con qualcuno e quindi ho saputo tramite altri di alcune sue peripezie come "camminare sul pavimento, sdraiato sul fianco, alla Homer Simpson".

"Tutto quello che va su, prima o poi deve scendere", ho potuto vedere in prima persona quando questo è successo e infatti il nostro eroe, mentre era adagiato su una sdraio esprimendo le sue idee più segrete, sprofondò in un abisso dal quale con molta fatica lo tirammo fuori, anzi lo tirarono fuori, perchè se non era per Silverio Raimo e il fratello Luca, forse non ci saremmo divertiti così tanto.

Erano circa le 3:30 del mattino quando la propulsione di Giobba si era esaurita, nonostante questo la festa era ben lontana dal termine e fu proprio a questo punto che a qualche persona illuminata venne l'idea di andare a fare il bagno alla spiaggia sottostante. L'atmosfera era surreale, bellissima. Dopo la confusione della festa quella era un'isola di quiete dove tutto era calmo. Il mare era praticamente fermo, si sentiva solo il rumore di quelli che facevano il bagno. I partecipanti erano così felici di questo bagno in intimo che c'era qualcuno (Christian) che intonava addirittura dei canti religiosi.

Dopo le 5, quando il sole stava sorgendo per annunciarci la fine di questo sogno di mezz'estate, i partecipanti cominciarono a ritornare alle loro case. Ricordo benissimo quando me ne stavo andando, l'immagine di Giobba che sembrava un involtino arrotolato dentro un foglio di carta da imballaggio e altrettanto bene il viaggio di ritorno sulla vespa di Aldo mentre anche la nave ci salutava portando con sé tante persone che non sapranno mai cos'è la vera amicizia!!!

by Kappa

A quanto pare sono stato uno dei protagonisti assoluti della serata,peccato ricordi solo questo e poco altro, una cosa però è certa per me la festa è finita alle ore 14.00 del giorno dopo... a buon intenditor poche parole!

by Giobbax